Prosegue il nostro viaggio alla scoperta dei piatti tipici della tradizione natalizia napoletana.
Non è natale senza la classica insalata di rinforzo, piatto freddo di accompagnamento alle diverse portate, di mare o di terra, della vigilia, del pranzo di natale e del cenone del 31!
La prima e più significativa testimonianza di questo piatto ci è data dalla “Cucina teorico-pratica” di Cavalcanti nell’Ottocento: “una caponata tutta napoletana, che i napoletani preparano con maestria e devozione”.
Il termine rinforzo deriva quasi certamente dal sapore intenso e deciso dell’aceto e delle alici sotto sale che “rinforzerebbero” il sapore delle verdure. Altra teoria assegnerebbe a questa ricca insalata il compito di “rinforzare” il menù della vigilia, tradizionalmente più povero degli altri giorni di festa perché rigorosamente a base di pesce.
La ciotola di verdure miste (cavolfiori, olive, “papaccelle” rosse e verdi, capperi e sottaceti) viene di volta in volta “rinforzata” aggiungendo verdure non appena la soglia scende sotto il livello di guardia, facendo in modo che l’insalata preparata per la cena del 24, giunga ricca e piena fino al pranzo di capodanno.
I puristi della tradizione napoletana impongono la preparazione dell’insalata di rinforzo almeno un giorno prima, affinché l’aceto, la salamoia e l’olio cedano tutti i loro intensi sapori alle verdure.
Vogliamo proporvi un duplice, interessante abbinamento all’immancabile piatto della tradizione natalizia: un Piedirosso DOP Sannio che ben si sposa con l’intensità e la persistenza delle papaccelle, attenuando l’untuosità generale con i suoi tannini morbidi, o un Fiano DOP Sannio ideale in abbinamento alle verdure.
Continuate a seguirci nel nostro viaggio alla scoperta dei sapori natalizi con il prossimo appuntamento di “Sapori di… Natale”!!!